Laureato in fisica, fonda la Nuova Compagnia di Canto Popolare (1969) e Musicanova (1976) insieme a Carlo D'Angiò. È autore di musica per cinema teatro e balletto classico: L'eredità della priora (1980), sceneggiato televisivo tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Alianello; Domani si balla (1982), con Maurizio Nichetti e Mariangela Melato; Don Chisciotte-frammenti di un discorso teatrale (1982), di Maurizio Scaparro, A sud di Mozart per l’Aterballetto di Reggio Emilia; La stanza dello scirocco, Nastro d'Argento 1999 per la miglior colonna sonora; Totò Sapore, cartone animato per la Medusa Cinematografica, in collaborazione col fratello Edoardo (2003)
Nel 1998 fonda il movimento Taranta power in cui chiama a raccolta i maestri delle varie regioni del sud: nella piazza centrale di Lecce appaiono per la prima volta insieme I cantori di Carpino, Matteo Salvatore, Antonio Infantino, i gruppi salentini Alla Bua e Aramirè, il gruppo storico calabrese Phaleg, i solisti della Tarantella di Montemarano.
Dopo l’esordio a Lecce, il tour prosegue nei centri sociali del nord, dalla Flog di Firenze al Leoncavallo di Milano, il Pedro di Padova, il Livello 57 di Bologna e Il Faro a Roma.
Il movimento, che conquista immediatamente decine di migliaia di giovani, parte dalla pubblicazione di due LP diventati storici: Lezioni di tarantella e La tarantella del Gargano, che vede i grandi maestri, depositari dello stile popolare della musica di taranta, per la prima volta in una sala discografica professionale.
Contemporaneamente esce l'album omonimo Taranta power, composto di brani scritti da Eugenio sul ritmo di taranta rispettoso dello stile popolare.
Nine-teen ninety-eight
tarantella power is up to date
mille neuf cent quatre vingt dix-neuf
tarantella power est sortie de l'oeuf
la tarentule en l'an deux mille
de la campagne est venue en ville
two thousand-o-one
tarantella power all the world around
Nel 2000 fonda a Bologna, con la collaborazione di Silvia Coarelli e Maristella Martella, la Scuola di Tarantella e danze popolari del Mediterraneo, prima scuola in Italia con lo scopo di recuperare, studiare e divulgare i balli popolari del sud. E da quel momento la taranta cessa di essere un oggetto nascosto e diviene un ballo etnico che si manifesta in tutto il mondo, presente per la prima volta nei grandi festival internazionali della World Music di Peter Gabriel, che invita Taranta power a numerose edizioni (Melbourne, Singapore, Londra, 2001).
Eugenio con la sua band tiene concerti in tutto il mondo: Europa, Canada, Stati Uniti, Venezuela, Chile, Argentina, Brasile, Marocco Algeria, Tunisia, Festival del Cinema egiziano all'Opera del Cairo, Turchia, Siria, Filippine, Corea, Tailandia, Angola, Mozambico, Australia.
Nel 2000 assume da fondatore la direzione artistica del Carpino folk Festival in Puglia, e in Calabria del festival Tarantella Power, diretto insieme ai musicisti calabresi dell’associazione Arpa.
Nel 2002 esce l'album Che il Mediterraneo sia. Sul ritmo di taranta, nel brano che dà il titolo all’album, risuona per la prima volta la vocalità della lingua araba, per l’apporto di artisti extracomunitari presenti ora nel nostro paese e individuati da Eugenio in un sodalizio di integrazione che continua ancora oggi.
Che il Mediterraneo sia viene scelta da RaiUno come sigla del programma Shukran sui nuovi migranti, ed è tuttora sigla di LineaBlu.
Nel 2007 esce l'album dal titolo Sponda sud, interamente composto da brani inediti. Bennato dichiara:
“Questo nuovo lavoro è un prosieguo del percorso precedente, è un allargamento dell'orizzonte mediterraneo a più lontane latitudini, e in particolare alla intensa e misteriosa Africa, dove colloco una mitica sponda che custodisce la fonte di tutte le leggende, e il segreto di un suono battente primitivo che attraverso deserti e mari viaggia e si diffonde e arriva fino a noi, fino alle nostre sponde, che risuonano così di antiche tammorre e chitarre, nelle campagne ricche di arte e di cultura. Da Napoli al Gargano alla Calabria quelle voci quelle melodie e quei balli mi portano ad Algeri, a Orano a Casablanca, e poi più in là al Cairo, in Etiopia, in Mozambico. Ogni tappa è una scoperta e un riconoscimento, lungo il filo di un'emozione e di un'idea, in un percorso alternativo rispetto alla devastante logica del business e dell'appiattimento globalizzante, contro la quale silenziosamente combattono i tamburi di ogni villaggio”.
Nel 2008 accetta l’invito del Festival di Sanremo e vi partecipa con il brano Grande Sud, interpretato insieme alla straordinaria voce di Pietra Montecorvino. In quella occasione per la prima volta alla platea sanremese e televisiva viene offerta la sonorità della chitarra battente.
Nel 2009 è autore del volume Brigante se more, Roma, Coniglio Editore.
Nel 2011 pubblica l'album Questione meridionale.
Nel 2012 scrive per l’editore Rubbettino Ninco Nanco deve morire -Viaggio nella storia e nella musica del Sud
Nel 2013 scrive su commissione del Teatro San Carlo di Napoli l’opera L’amore muove la luna che rappresenta, per coro e orchestra, in più repliche nello stesso prestigioso teatro.
Eugenio Bennato è protagonista di centinaia di concerti ogni anni, nelle maggiori piazze. Numerosi sono i suoi live in giro per il mondo, da ambasciatore dei valori del Mediterraneo.
L’ultimo lavoro discografico, dal titolo Da che sud è sud, esce nel 2017. Ne fa seguito un tour teatrale in tutt’Italia e sei prestigiose date nelle maggiori capitali nordafricane: Rabat, Cairo, Tunisi, Algeri, Orano, Tangeri. Nell’occasione del live alla Cairo Opera House, è intervistato dalla famosa presentatrice Mona Elshazly nella trasmissione piu’ importante del mondo arabo, dove è riconosciuto il suo ruolo di voce della pace e del rispetto delle diversità.
Sempre nel 2017 scrive “Qualcuno sulla terra – canzoni inedite sulla natività”, un corale a sei voci e con la partecipazione di Pietra Montecorvino e delle Voci del Sud, rappresentato in varie chiese in occasioni delle festività religiose.